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Se l’Evento di Carrington accadesse oggi

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Su suggerimento e a cura di @The Redshire Cat.

Durante la tarda mattinata di giovedí primo settembre 1859 l’astronomo britannico Richard Carrington era intento ad osservare il Sole con un telescopio, quando improvvisamente notò uno strano fenomeno apparire fra le macchie solari che stava tenendo d’occhio, ossia inaspettate bianche luci abbaglianti che scomparirono nel giro di pochissimi minuti.
Non comprese il perché di tutto ciò, ma riuscí ad intuirne l’importanza ed abbozzò un piccolo disegno.
Il giorno dopo, a Cuba e in tutti i Caraibi fino alle Hawaii, apparvero aurore “polari” che colorarono il cielo di rosso: era quello che sarebbe passato alla storia come Evento di Carrington. O la piú potente tempesta solare mai registrata nella storia.
Per ben due giorni lo spettacolo andò avanti, e tuttavia si dovette far fronte anche a spiacevoli inconvenienti: ad esempio la linea telegrafica in tutto il mondo saltò, e addirittura alcuni cavi presero fuoco. Per 48 ore si tornò indietro di qualche decennio.
Ma se tutto ciò accadesse oggi?
Molti pensano che sarebbe un disastro.
In un mondo altamente interconnesso, automatizzato ed in generale tecnologico (pensate ai satelliti, là fuori, senza nemmeno un’atmosfera a proteggerli) come quello odierno, infatti, un simile evento creerebbe danni notevoli: alcuni (il Congresso) stimano 2 o 3 trilioni (mille miliardi) di dollari solamente negli Stati Uniti.
Sparirebbe ad esempio Internet, almeno temporaneamente, hookii compreso.

Ma è inevitabile? Sí.
Le tempeste solari sono fenomeni quotidiani, avvengono continuamente. Ma il campo geomagnetico e l’atmosfera ci proteggono. Almeno finché il Sole non decide di fare davvero sul serio: ecco che a quel punto abbiamo eventi come quello di Carrington, e una volta ogni tanto càpitano inevitabilmente (una ogni cento anni circa, si pensa).

Ci sono quindi delle soluzioni o bisogna rassegnarsi?
Per ora abbiamo solo proposte. Una ad esempio parla di ricostruire totalmente l’intera rete elettrica mondiale. Un sacco di soldi.
Un’altra è lo sviluppo di precisi modelli solari e strumentazioni per l’osservazione dettagliata del Sole cosí che possiamo almeno prevedere con sufficiente anticipo questi fenomeni naturali. In questo modo si potrebbero ridurre i danni staccando per cosí dire la corrente momentaneamente, aspettando che la tempesta passi e riprendendo successivamente la vita di tutti i giorni.
Qui trovate una fonte alternativa.

Immagine by NASA [Public domain], via Wikimedia Commons


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