Su suggerimento di @NS3 e di @Lowresolution.
Il sito casaeclima riporta l’uscita del quarto rapporto sullo stato di salute della professione nel continente europeo Architects’ Council of Europe: l’Italia risulta una delle peggiori nazioni sotto il profilo occupazionale per i giovani laureati in architettura. I suoi studi d’architettura sono caratterizzati da una forte componente del range di età 40-50 anni, caratterizzati inoltre dal maggior numero di studi composti da un solo elemento e secondo per studi composti da due persone dietro solo alla Germania.
Inoltre l’Italia risulta il paese con il più alto numero di architetti: circa 153.000, in crescita rispetto al biennio precedente, a fronte di 107.000 per la Germania, 51.700 per la Spagna, 44.700 per la Turchia e 29.800 per la Francia. Da questi e da altri dati del rapporto (PDF) risulta una situazione scoraggiante. Dell’argomento parla anche il New York Times. Dati alla mano, gli architetti italiani guadagnano quasi la metà dei colleghi tedeschi e poco con la progettazione di edifici (anche se il problema è dovuto anche ad altri fattori, come la concorrenza di Ingegneri e Geometri). Ma il vero problema, secondo il giornale, è nella burocrazia del paese.
Immagine da Wikipedia.
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