Secondo i dati del Campidoglio l’83,5 per cento dei vigili urbani previsti nel turno del 31 dicembre ha presentato un certificato medico per malattia.
E Renzi ha risposto così su twitter:
Leggo di 83 vigili su 100 a Roma che non lavorano “per malattia” il 31dic. Ecco perché nel 2015 cambiamo regole pubblico impiego #Buon2015
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 2 Gennaio 2015
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Dai commenti:
Stefano Giannini, segretario del Sulpl (sindacato dei lavoratori della Polizia Locale) di Roma, risponde alle accuse lamentando scarsa organizzazione del Comando dei vigili urbani e affermando che la maggior parte delle assenze non sono dovute a malattia ma a ferie concesse. Ce lo segnala @Aghi di Pino in un suo commento.
@Sfizzirro ci segnala un pezzo da Roma Fa Schifo, che analizza la situazione e propone un punto di vista forte prendendo spunto da alcuni tweet e documenti della UIL locale.
@Lowresolution aggiunge altre informazioni: dopo aver chiesto di tenere un’assemblea sindacale a cavallo della mezzanotte (ed essere stati precettati), e dopo che il Comandante dei vigili di Roma aveva cambiato i turni per avere un sufficiente numero di agenti in servizio, molti di quelli a cui era stato richiesto il turno straordinario hanno deciso di donare il sangue.
Sempre nei commenti è segnalato un articolo di romatoday piuttosto completo sull’intera vicenda, che parla dei rapporti tesi tra Raffaele Clemente, comandante generale della polizia municipale, e i suoi “pizzardoni”.
Il nostro sostegno ai vigili che hanno lavorato a #Roma il 31 notte. Lotte sbagliate danneggiano tutti. Le regole ci sono, si applichino.
— CGIL Nazionale (@cgilnazionale) 2 Gennaio 2015
Un aggiornamento: @Lowresolution segnala la presa di distanza dai protestatari di Rosanna Dettori, responsabile nazionale Funzione Pubblica della CGIL, riportata dall’Huffington Post.
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