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Atto di forza ha 30 anni. La più grande trollata di Paul Verhoeven all’America

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In questo articolo comparso su badtaste.it, Gabriele Niola riflette sul cinema di Paul Verhoeven e in particolare sull’operazione messa in atto dal regista col film Atto di forza (Total Recall, 1990) a trent’anni esatti dalla sua uscita nelle sale:

La missione qui è fare un film per Schwarzenegger, quindi c’è azione e ci sono le battute secche, cioè le oneline. Ma Verhoeven crea anche uno spettacolo di pura propaganda, in cui il futuro rispecchia il peggio dell’America presente, ovvero una società dei consumi portata all’estremo. Non sarebbe niente di diverso rispetto a qualsiasi altra distopia, che è sempre una versione distorta del presente se non fosse che il film è apparentemente dalla parte della distopia. In come viene messa in scena la meschinità e lo spietato cinismo largamente accettato con cui le minoranze sono marginalizzate c’è una strana adesione. Il film finge di stare dalla parte del potere in realtà disegnandone un ritratto caricaturale.

Immagine da Wikipedia.


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