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I colori di 67P C/G e un’ipotesi sulla sua nascita [EN]

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Su suggerimento di @Ander Elessedil.

Phil Plait, astronomo e divulgatore scientifico, prende spunto dall’ultima foto rilasciata dal team di Rosetta per tornare a parlare della cometa più famosa degli ultimi anni. La foto è stata processata per farle assumere i colori che 67P avrebbe all’occhio umano, ed è di un grigio abbastanza uniforme, a mostrare l’uniformità della geologia del grosso sasso. 67P è la seconda cometa di tipo gioviano ad essere ben analizzata. La prima è stata 103P Hartley2, dalla forma geometrica simile a 67P (bitorzoluta) ma le cui analisi hanno indicato differenze geologiche importanti fra le varie zone della superficie.

Sulla base di queste osservazioni l’autore si domanda se questi risultati siano una prova di un’ipotesi proposta pochi anni fa sulla formazione della nube di Oort, la nursery delle comete da cui molto probabilmente provengono entrambe.

Alcuni scienziati statunitensi avevano creato una simulazione per lo studio della formazione della nube, rendendosi conto che ci sono troppe comete nelle zone esterne del Sistema Solare rispetto a quanto calcolato tramite la simulazione Per rendere conto di questa discrepanza ipotizzavano che il Sole abbia rubato molte comete da stelle compagne nei primi eoni della propria vita.
In sostanza, 67P potrebbe essere nata intorno a un’altra stella. Un mondo alieno.

 

Pochi giorni fa è stato pubblicato il primo risultato degli studi su Rosetta, riguardante il rapporto idrogeno-deuterio (H/D) dell’acqua della cometa. Anche in quel caso vi sono forti differenze fra le due comete.

Immagine da Wikimedia.


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