Come sono andati i social media e le piattaforme digitali in queste elezioni così sofferte, tese e atipiche? Diciamo che si sono impegnati, con alterni risultati. Partiamo da uno degli elementi cruciali, il grande tema di queste elezioni: il rischio che qualcuno dichiarasse vittoria prima del tempo e dei dati ufficiali, e che media e social media amplificassero, o semplicemente lasciassero campo libero a queste fughe in avanti. Ebbene, su questo le aziende tech sono state più dirette e trasparenti su come intendevano comportarsi rispetto al passato e anche rispetto ai media.
Twitter aveva detto che si sarebbe basata su una serie di testate (ABC News, AP, Reuters, CNN, CBS News, Decision Desk HQ, Fox News e NBC News) per determinare i vincitori. E avrebbe etichettato i tweet di chiunque proclamasse la vittoria senza citare una di queste testate. Facebook in modo analogo intendeva appoggiarsi sul consenso di una serie di media: ABC News, AP, Reuters, CNN, CBS News, Decision Desk HQ, Fox News e NBC News, e avrebbe etichettato i post di vittorie premature. Snapchat avrebbe cancellato uscite di questo tipo. YouTube avrebbe affiancato un pannello informativo alle ricerche sui risultati delle elezioni. (Axios). In pratica, ha commentato il giornalista Casey Newton, le piattaforme si sono sforzate di spiegare come esattamente intendevano agire di fronte a questo scenario più delle reti tv via cavo.
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