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«Con Allende la democrazia era malata». Lo schiaffo presidenziale al Cile a 45 anni dal golpe di Pinochet

«Con Allende la democrazia era malata». Lo schiaffo presidenziale al Cile a 45 anni dal golpe di Pinochet

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Uno scritto a firma del presidente cileno Sebastián Piñera pubblicato sul quotidiano El Mercurio ha scatenato una polemica attorno alla figura di Salvador Allende, il presidente socialista deposto e deceduto l’11 settembre del ’73 in seguito al golpe militare guidato dal generale Augusto Pinochet. Ne parla un articolo di Checchino Antonini pubblicato su Left.

«Con Allende la democrazia era malata». Quarantacinque anni dopo il golpe, parole scioccanti del presidente cileno Sebastián Piñera contro Salvador Allende che, giusto l’11 settembre del 1973, fu ucciso nel golpe militare pilotato dagli Usa per distruggere il governo di Unidad popular. In occasione della ricorrenza il presidente cileno, un milionario della destra “per bene”, ha voluto rivolgere un appello ad «evitare le divisioni» che questa data è solita provocare fra i cileni, chiedendo unione e riflessione per ricordare le lezioni che hanno dato l’intervento militare di quell’epoca. In un articolo a sua firma pubblicato dal quotidiano El Mercurio, Piñera ha sostenuto che «è bene e necessario ricordare che la nostra democrazia non è finita all’improvviso l’11 settembre 1973. Essa era gravemente malata da molto prima e per diverse ragioni».

Il Manifesto ripropone una conversazione svoltasi presso il Palazzo presidenziale della Moneda, nell’ottobre del ’71, tra Rossana Rossanda e Salvador Allende.

Salvo qualche svolazzo nei comizi, il parlar politico a Santiago non ha nulla del cliché latino-americano: poca retorica, uso moderato degli aggettivi, inclinazione marcata a vedere il pro e il contro e a non mettere eccessive ipoteche sul futuro.

Il Cile sembra in attesa, prudente come un gatto, ma niente affatto addormentato: se si chiede a chiunque – e si può chiederlo a chiunque, dall’intellettuale all’operaio al tassista alla commessa, perché sono «politicizzati» tutti – nessuno risponderà categoricamente. Ma non perché il cileno sia, come si ama dire per natura «istituzionale» e quindi tranquillo; ma perché sa, e non lo nasconde, che la situazione è instabile.


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