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Dispotismo (1946)

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Sul canale YouTube shaggylocks, un documentario sul dispotismo del 1946, prodotto dall’Encyclopedia Britannica.

Il video è destinato al grande pubblico, usa lessico e concetti semplici.

Secondo la spiegazione fornita, non vi è sistema politico che sia immune o che possa proteggere da tendenze dittatoriali (l’esempio è quello della Germania interbellica).

Due indicatori che permettono di capire se effettivamente siamo in un sistema senza libertà sono le scale di «Rispetto» e «Potere».
La prima misura la mancanza appunto di rispetto e di decenza verso gli altri, per via di posizione economica, razza, idee politiche o altro. Questa scala è facilmente verificabile nell’accesso all’istruzione e nelle possibilità di lavoro.
Il «Potere» è la condizione di un numero di persone di contribuire alla gestione della cosa pubblica. Più è concentrato, più è presente la figura di un despota («L’État, c’est moi!» di Luigi XIV).

Continuando, il video spiega come «Rispetto» e «Potere» siano a loro volta influenzati nel tempo da altri due fattori, che quindi sono da tenere controllati per capire la traiettoria di una comunità verso la dittatura.
Il primo è la «Distribuzione economica» (cioè l’ineguaglianza nell’accesso alle risorse): più c’è concentrazione, peggio sarà in futuro per gli indicatori Rispetto e Potere («Se il contadino perde la sua terra, perde il suo potere»; una nazione con poche aziende molto grandi presenta quindi un profilo di rischio maggiore).
Il secondo è il sistema di informazione. Di nuovo, più è altra la concentrazione dei media nelle mani di pochi, più alti sono i rischi per Rispetto e Potere.


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