La sanità continua a subire attacchi informatici che provocano fughe di dati e disservizi, sia in Italia che all’estero. Tra il 5 e il 6 giugno la rete informatica dell’Asst Rhodense, che comprende gli ospedali di Garbagnate, Rho e Bollate nel Milanese, ha subito un attacco informatico, ha dichiarato la stessa Asst sulla sua pagina Facebook (il sito era ancora irraggiungibile diversi giorni dopo). Sono state sospese le attività relative a interventi chirurgici non urgenti e quelle di prenotazione nei Cup, di ricovero programmato e dei Punti Prelievo. Mentre i Pronto Soccorso di Garbagnate e Rho sono rimasti attivi ma è stato sospeso l’invio di ambulanze. In ogni caso, per urgenze, l’Asst consigliava ai cittadini di rivolgersi ad altre strutture.
Colpiti, scrive Corriere.it, anche i presidi di Passirana, le case di comunità e i consultori della zona, la Rsa Pertini: “La stima è di almeno due settimane per un ritorno alla piena funzionalità dei servizi. (…) Dirottate le ambulanze, dunque, rinviati i ricoveri e gli interventi non urgenti, bloccate le attività di medicina nucleare (ad esempio Moc), di radiologia (Tac, risonanze, radiografie e mammografie) e del laboratorio analisi”.
Il 12 giugno la stessa Asst dava un aggiornamento: “Sono ancora sospese le prestazioni di laboratorio analisi, l’attività di prenotazione presso i CUP aziendali e quella dei Punti Prelievo (i pazienti TAO possono rivolgersi all’accoglienza dei Presidi Ospedalieri di Bollate, Garbagnate e Rho per avere informazioni sulle modalità di esecuzione degli esami necessari per la gestione della terapia). I tecnici stanno lavorando per garantire la ripresa di tutte le attività, ma purtroppo non è ancora possibile definire i tempi di ripristino dell’intera infrastruttura informatica.”
È passato più in sordina un attacco subito dall’Agenzia Regionale della Salute delle Marche alcuni giorni prima, che ha colpito il servizio Cup, per cui, scrive Rainews, “a lungo è stato impossibile usare tutti i canali delle prenotazioni sanitarie: dalle casse fisicamente presenti in ospedale e negli ambulatori, alle farmacie che aderiscono al progetto, fino al call center e alla app.”
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