Un articolo dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale parla di quello che potrebbe essere un pericoloso strascico della pandemia che stiamo vivendo: l’aumento dei debiti, sia pubblici che privati.
Quando l’economia mondiale uscirà dal tunnel del Covid si troverà con molti più debiti. Avrà preso a prestito dal futuro per sopravvivere alla pandemia. Poiché l’indebitamento del mondo è in crescita eccessiva da vent’anni, occorre prepararsi fin d’ora ad evitare una crisi finanziaria dopo quella pandemica. Passato il Covid, i Pil saranno più bassi e i loro tassi di crescita rimarranno probabilmente inadeguati e diseguali come prima della pandemia, nonostante i miglioramenti strutturali, tecnologici, ecologici e redistributivi previsti con qualche ottimismo dai progetti per riparare i danni del virus. Per contenere i rapporti fra debiti e Pil si dovrà dunque intervenire anche sui numeratori, soprattutto quando cresceranno i tassi di interesse. La grande crisi finanziaria del 2008 è stata alimentata dai debiti pubblici e privati fin dagli ultimi anni del secolo scorso. Abbiamo curato la crisi da debito in modo omeopatico e il rapporto mondiale fra debiti privati e pubblici e Pil ha raggiunto nel 2018, nelle stime molto approssimate del Fmi e della Banca dei regolamenti internazionali, il 250 per cento, circa 100 punti in più che 20 anni prima e 50 punti in più che nel 2008.
Immagine da Flickr
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