Il Sud Sudan è il paese più giovane al mondo e il penultimo nell’indice di sviluppo umano, Villa 31 è una delle tante bidonville di Buenos Aires. Eppure in questi luoghi sono nate due esperienze in cui attraverso la pratica del calcio si portano avanti progetti di inclusione e di emancipazione.
Jacopo Serrone su Avvenire ci parla dell’attività della ONG Light for the World che a Giuba la capitale del Sud Sudan ha creato la Blind Football League un torneo di calcio dedicato ai ciechi. In un paese che su 11 milioni di abitanti ne conta 1,2 milioni con disabilità, l’inclusione è necessaria, a ogni livello.
“Le persone vengono da località lontane solo per giocare a questo sport. In passato andavano solo da casa a scuola e da scuola a casa” ha detto. “Ma ora c’è un’altra attività, il calcio per non vedenti, dove incontri nuove persone, fai nuove amicizie, comunichi, crei più connessioni”.
Sul quotidiano argentino Pagina12 e su Domani (ma solo per abbonati) invece si parla del club femminista La Nuestra che nel quartiere simbolo delle disuguaglianze argentine (la misera Villa 31 si trova a fianco dei ricchi quartieri della Recoleta e Retiro) ha permesso a tante ragazze e donne di giocare a calcio in un ambiente fortemente machista.
Es un modelo que puede enseñar a los clubes de fútbol otra forma de poder. Las niñas van a poder ver a un grupo de mujeres profesionales que están jugando, que pueden ganarse la vida, competir. Puede ser una revolución, con alegría; es un experimento fantástico.
El sueño que tenemos ahora, es tener un club profesional feminista de fútbol, que no va a ser copia de los clubes patriarcales. Con esa política que lleva adelante La Nuestra puedes cambiar la sociedad.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.