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Filatelia e fascismo

Filatelia e fascismo

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Poste italiane ha deciso di commemorare Italo Foschi (primo presidente della Roma) e il filosofo Giovanni Gentile in due francolbolli.

Polemica sulla decisione, sia per Foschi

Senza cariche di partito Foschi intraprese la carriera prefettizia. Dopo la caduta del fascismo aderì alla RSI, per conto della quale fu a Belluno dal 24 settembre al 4 novembre 1943 come “Capo della Provincia”, di fatto annessa al Terzo Reich nazista nella zona Alpenvordland voluta da Hitler. Troviamo il suo nome anche nell’elenco dei responsabili della persecuzione antiebraica in Veneto stilata dal Centro Studi Internamento Deportazione. Processato dopo la guerra secondo alcune fonti venne assolto da ogni addebito, secondo altre fruì dell’indulto del giugno 1946.

che per Gentile

Alla presentazione di questa emissione – che fa seguito a un’altra edizione filatelica commemorativa presentata trent’anni fa, nel 1994, quando era in carica il primo governo repubblicano in cui sedevano eredi della tradizione neofascista – alcuni esponenti dell’attuale Esecutivo, come il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, hanno rivendicato la figura del grande intellettuale come parte di «una memoria collettiva» da «ricomporre», secondo il lessico consueto del revisionismo storico politicizzato della nostra destra, per cui la «memoria condivisa» implica un posto d’onore al punto di vista dei «vinti».


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