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Il fronte del complotto

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Leonardo Bianchi nella sua newsletter racconta di come in vista delle elezioni anticipate in Italia, un variegato fronte elettorale stia presentando le proprie liste nel tentativo di incassare i voti del mondo complottista e “antisistema”.

Il tentativo di più alto profilo è sicuramente quello del senatore Gianluigi Paragone, il fondatore del partito ItalExit che nel corso della pandemia ha abbracciato praticamente tutte le posizioni antiscientifiche, antivacciniste, riduzioniste e complottiste sulla pandemia.

Ma non è l’unico.

C’è la coalizione rossobruna di Italia sovrana e popolare composta da Ancora Italia (da cui si è recentemente sfilato Diego Fusaro), il Partito Comunista di Marco Rizzo, Riconquistare l’Italia, Azione Civile di Antonio Ingroia, Rinascita Repubblicana, Comitati No Draghi e Italia Unita. C’è Vita la formazione degli ex 5 stelle Cunial e Barillari che hanno coinvolto anche Enrico Montesano e pare Gianni Rivera. C’è infine il cartello Alternativa per l’Italia composta da Adinolfi e l’ex Casapound De Stefano il cui programma è come prevedibile un miscuglio tra posizioni di estrema destra (tra cui trovano spazio varie teorie del complotto, tipo quella sulla “sostituzione etnica”) e ultracattoliche, con la lotta all’“ideologia gender” e all’aborto a farla da padrone.

Se le prospettive elettorali sono incerte, il vero punto politico, però, è un altro:

certe teorie e certe istanze, infatti, fanno ormai parte della propaganda dei partiti della destra radicale populista – che in certi casi governa interi paesi, in altri è saldamente in Parlamento, e in altri ancora aspira a salire al potere.

Per rimanere in Italia, sia Lega che Fratelli d’Italia hanno tenuto atteggiamenti ambigui su vaccini e restrizioni, strizzando l’occhio a quella parte di elettorato a cui si rivolgono le liste “antisistema”.

Inoltre, sia Giorgia Meloni che Matteo Salvini hanno rilanciato le tesi sul coronavirus creato nel laboratorio di Wuhan; oppure hanno citato più e più volte la teoria della “sostituzione etnica”. E la lista potrebbe andare avanti a lungo.

 


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