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Ipotesi per una profonda revisione dell’albero filogenetico di Dinosauria

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A cura di @Ander Elessedil

Darren Naish, paleontologo, nel suo blog Tetrapod Zoology descrive uno studio recentemente apparso su Nature che propone di rivoluzionare l’albero filogenetico di Dinosauria. Se gli autori sono nel giusto si può benissimo parlare di un cambio di paradigma di proporzioni storiche.

I dinosauri sono tradizionalmente divisi in due grandi gruppi: saurischi e ornitischi. All’interno dei primi vi sono i teropodi, i dinosauri predatori antenati degli uccelli, e i sauropodi, i dinosauri dal collo lungo. Nei secondi vi sono i ceratopsidi, i dinosauri cornuti come triceratopi, gli adrosauridi e varie altre famiglie di dinosauri erbivori.

Gli autori del nuovo studio rivoluzionano in profondità questa divisione e la scartano proponendo invece il gruppo Saurischia, che comprenderebbe sauropodi e herrerasauridi (un gruppo di dinosauri carnivori triassici), in contrapposizione a Ornithoscelida, che conterrebbe teropodi e ornitischi.

La proposta va ovviamente confermata da altri studi, ma Naish ritiene robusta la sua impostazione, basata su un’analisi molto approfondita del record fossile. Osserva anche due implicazioni, una “positiva” e una “negativa”, della proposta.

Con l’accorpamento di teropodi e ornitischi si semplifica l’albero evoluzionistico per quanto riguarda il piumaggio dato che questi gruppi sono coloro per i quali sono state trovate tracce fossili di protopiume. Con la classica divisione saurischi-ornitischi bisognava postulare un’evoluzione separata o un antenato molto antico con piumaggio.

Il contrario avviene però per la pneumatizzazione delle ossa, presente in sauropodi e teropodi, prima accorpati in un’unico gruppo e ora divisi. La pneumatizzazione delle osse è quel fenomeno per cui vi sono sacche d’aria all’interno delle ossa che riducono il peso dello scheletro.

First things first: science is about scepticism, and no hypothesis is ever a definitive ‘last word’ on a subject. While the data here looks good – good enough that it appears to represent reality – it’s only as good as the data available right now, and at this early stage it’s impossible to predict whether this novel model will survive to eternity. I don’t say that to put a downer on the study but to remind people not to complain too much when cherished hypotheses are overturned or found wanting.

 

Immagine da Pixabay


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