Su suggerimento e a cura di @The Redshire Cat
I lampi gamma (in inglese gamma-ray burst, o GRB)sono intensi getti di raggi gamma associati a tremende esplosioni energetiche che sono state osservate in galassie lontane. Sono l’evento piú luminoso dell’intero Universo. Durano dai 10 millisecondi a qualche minuto e sono solitamente seguiti da un bagliore residuo emesso a lunghezze d’onda maggiori.
Si pensa che questi GRB siano causati dal collasso di stelle supermassive che, esplodendo e ruotando velocemente in supernovae e/o ipernovae, generano stelle di neutroni, di quark o anche buchi neri rilasciando un’enorme quantità di energia e di radiazioni. I raggi gamma, in particolare, costituiscono una delle radiazioni elettromagnetiche a piú alta frequenza, e quindi piú letali.
Ma perché sono cosí interessanti? Per il semplice motivo che potrebbero cancellare per sempre la vita sulla Terra.
Recentemente è stato anche ipotizzato che una delle 5 grandi estinzioni di massa (quella del tardo Ordoviciano, la seconda piú catastrofica, che si portò via l’85% delle specie allora esistenti) sia stata causata, fra le altre cose, da un lampo gamma.
Quali sarebbero dunque gli effetti di un GRB sul nostro pianeta? Se la Terra si trovasse sul percorso di un lampo gamma, nella migliore delle ipotesi l’atmosfera verrebbe squarciata in pochi secondi e le forme di vita verrebbero colpite da un sacco di radiazioni insieme al loro DNA (= morte); a questo punto, se anche ci fossero sopravvissuti, questi dovrebbero far fronte a carestie estreme, gas nocivi generati dalla reazione chimica dei componenti dell’atmosfera con le radiazioni, «inverni cosmici» e piogge acide, anzi, acidissime. Insomma, probabilmente un’estinzione di massa.
Dobbiamo quindi preoccuparci? Anche no. O meglio: le probabilità che un lampo gamma ci colpisca non sono «esagerate», ma ci sono. A tutt’oggi questi fenomeni sono stati osservati solo a lunghissime distanze, come per GRB 090423 (13 miliardi di anni luce da noi); tuttavia, non sono esclusi fenomeni piú vicini: è il caso, ad esempio, di WR 104, una stella di Wolf-Rayet destinata ad esplodere in supernova tra breve, che dista circa «solo» 8.500 anni luce.
Che fare, quindi? Niente. Non c’è modo di prevedere con precisione come e quando un lampo gamma possa avvvenire, e non ci sono mezzi per contrastarlo, però possiamo sempre goderci la vita fino al giorno dell’apocalisse.
Immagine: By Credit: NASA / SkyWorks Digital, via Wikimedia Commons
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