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Napoleone tra storia e leggenda

Napoleone tra storia e leggenda

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In occasione dell’uscita dell’omonimo film di Ridley Scott, critici e pubblico si pongono le solite domande sull’accuratezza dei fatti riportati nel film biografico. La professoressa di storia all’Università di Southampton Joan Tumblety su The Conversation passa in rassegna le scene di Napoleon per capire quanto ci sia di vero.

Tumblety inizia mettendo in guardia lo spettatore:

Non è facile conoscere il “vero” Napoleone. C’è una versione di lui che tutti conoscono: il generale sicuro di sé e amato dalle sue truppe, il brillante tattico militare che poteva stare sveglio per giorni, il suo sguardo severo e un po’ petulante. Ma molto di questo è il prodotto di incrostazioni di narrazione storica, accumulati dal lavoro di generazioni di artisti, giornalisti e memorialisti — e, naturalmente, di Napoleone stesso.

Tumblety poi analizza dei fatti particolari su cui abbiamo delle certezze in più. Davvero Napoleone si incoronò da solo? E assistette dalla decapitazione di Maria Antonietta?

Su una scena del film Tumblety è particolarmente critica: Napoleone che dà ordine di sparare dei colpi di cannone alle piramidi. Sequenza suggestiva ma che non ricalca la realtà, a fronte di materiale storico che non sfigurerebbe in un film:

A un certo punto (nella campagna d’Egitto), diverse migliaia di soldati ottomani furono fucilati o spinti in mare per ordine di Napoleone, piuttosto che prenderli prigionieri. Non è necessario inventare voragini di ghiaccio o mostrare Napoleone che ordina ai suoi uomini di sparare alle piramidi, come fa il film biografico di Ridley Scott, per trasmettere il suo insensibile disprezzo per la vita.


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