L’articolo “Quella grotta a Betlemme” di Daniele Mont D’Arpizio pubblicato su Il BoLive affronta il significato storico e spirituale di Betlemme, luogo di nascita di Gesù e simbolo universale di pace.
Lo fa grazie all’ultimo libro di Antonio Musarra intitolato “I magi e la stella, viaggio a Betlemme”, nel quale l’autore descrive la città come crocevia di tradizioni religiose e luogo di memoria collettiva.
I magi e la stella, viaggio a Betlemme, l’ultimo libro dello storico Antonio Musarra pubblicato da Il Mulino, porta il lettore alle radici del Natale partendo dalla descrizione, meditata e filologica, di uno dei posti più densi di storia – e di sofferenza – al mondo. Una complessità simboleggiata proprio da Betlemme (dall’ebraico Beit Leḥem, traducibile con “casa del pane”), luogo di nascita del re Davide ma anche sepoltura della matriarca Rachele, moglie prediletta di Giacobbe/Israele. Posta a meno di 10 chilometri da Gerusalemme e oggi situata nella zona C della Cisgiordania araba, ovvero palestinese ma sotto il controllo israeliano, “Betlemme è un luogo del cuore – scrive Musarra –. Lo è per gli ebrei, che la identificano con la città di David; lo è per i cristiani, che vi collocano la nascita verginale di Gesù; lo è per i musulmani, che venerano in questi, figlio di Maria, la potenza divina”. Un intreccio di narrazioni e identità che la rende al tempo stesso luogo di conflitti e simbolo universale di pace.
Betlemme è un luogo di conflitti ma anche di spiritualità, venerato da ebrei, cristiani e musulmani. La basilica della Natività è analizzata da Musarra nelle sue origini e trasformazioni nel tempo, evidenziando il ruolo della narrazione della nascita di Gesù nei momenti di crisi e cambiamento.
In parte studio scientifico ricco di note e spunti, in parte personale libro di appunti di viaggio, quasi come i resoconti scritti dai pellegrini dei loro viaggi in Terra Santa, il volume di Musarra, che insegna storia medievale alla Sapienza di Roma, affronta in modo profondo ma coinvolgente la complessità delle tradizioni riguardanti Betlemme. Con una nota comune che sembra emergere nella fitta sedimentazione di lingue, culture e religioni: il ruolo della narrazione della nascita di Gesù nei momenti di crisi e di trasformazione, nei quali affiorano maggiormente le esigenze di rinnovamento personale e spirituale, ma anche sociale e politico.


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