Su suggerimento di @Ergosfera.
Non è chiarissimo se la Turchia sia entrata in guerra contro Isis o se stia approfittando per decimare il Pkk (ne abbiamo parlato anche qui).
Proviamo a capire di più insieme a Tommaso Canetta.
Abbandonare l’ambiguità e portare la svolta alle sue estreme conseguenze è un boccone amaro per Erdogan, che dopo le Primavere arabe tramite il supporto alla Fratellanza Musulmana in Egitto, Libia, Tunisia e Siria coltivava ambizioni neo-ottomane e ora, fallito ovunque l’esperimento, è costretto a una clamorosa retromarcia. Ma se dovesse rimanere lui al timone della Turchia questa potrebbe essere l’alternativa meno dolorosa a un’ostinata coerenza, destinata ad accrescere l’isolamento di Ankara.
Nel frattempo, proprio in questi giorni si sta decidendo la leadership dell’esercito turco, una scelta decisiva considerando anche i risultati delle ultime elezioni. Il 2 agosto, invece, c’è stato un attacco suicida da parte del PKK.
Immagine “Protect Your Republic Protest – 1 (2007-04-14)” by とある白い猫 – Selahattin Sönmez. Licensed under CC BY-SA 2.5 via Wikimedia Commons
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