Su suggerimento di @gg
Da mesi si parla della possibilità che la convention repubblicana sia “contested” o “brokered”, ovvero che nessun candidato raggiunga la maggioranza assoluta alla prima votazione, quella in cui la stragrande maggioranza dei delegati vota obbligatoriamente per il candidato a lui assegnato.
Cosa succede dopo la prima votazione? Il New York Times lo spiega qui:
Riassumendo, non si sa bene cosa possa succedere: ogni stato sceglie i delegati con regole diverse (in alcuni i delegati vengono scelti direttamente dal candidato, in altri dagli elettori in elezioni separate, in altri ancora dal partito), e ogni stato li fa obbedire a regole diverse (in alcuni – caso raro – non sono obbligati a votare in un certo modo neanche alla prima votazione, in altri solo per la prima, in altri ancora per le prime due o tre, in altri sono legati fino a quando il candidato di cui sono delegati non li lascia esplicitamente liberi, e via dicendo). A complicare ulteriormente la situazione, il fatto che le regole possano essere cambiate in corsa, sia dai singoli stati per i loro delegati, sia alla convention mediante votazioni a maggioranza qualificata.
Immagine da Wikimedia Commons
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