Su suggerimento di @francisco quintay.
Un articolo de il Foglio analizza gli scenari che potrebbero scaturire dalle prossime elezioni spagnole, a partire dal tramonto – dato da tutti per scontato – del bipolarismo.
Il tradizionale bipolarismo tra popolari e socialisti era basato sul fatto che la somma dei due maggiori partiti ha sempre superato il 70 per cento dell’elettorato, mentre questa volta la presenza di due formazioni nuove, Ciudadanos al centro e Podemos a sinistra, rende probabile che la somma tra Pp e Psoe non raggiunga nemmeno la metà dei consensi. Il particolare meccanismo elettorale spagnolo, che portava un vantaggio in seggi consistente al primo partito in un quadro sostanzialmente bipolare, nella nuova configurazione dei rapporti di forza non funzionerà più. La conseguenza più immediata è una campagna elettorale in cui alla ricerca di consensi per la propria lista si accompagna una tattica più sofisticata volta a prefigurare future alleanze di governo, visto che sembra evidente che nessuna formazione può ragionevolmente puntare a ottenere una maggioranza autosufficiente o quasi, com’era sempre accaduto durate il quarantennio che ci separa dalla scomparsa di Francisco Franco.
Immagine da Wikimedia Commons.
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