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La maschera egizia con la sorpresa cristiana (ci vuole debunking?)

48 commenti

Su suggerimento di @uqbal.

Il presunto rinvenimento all’interno di una maschera egizia di quello che dagli scopritori è ritenuto il più antico frammento del vangelo di Marco mai scoperto è una storia che potrebbe rivelarsi interessante per capire come si muovono le informazioni su internet. La notizia, ripresa dal sito sciencealert e riportata per la prima volta quest’anno da livescience è che un gruppo di ricerca guidato da Craig Evans, professore of Studi Neotestamentari all’Acadia Divinity College di Wolfville, Nova Scotia, ha rinvenuto un frammento del vangelo di Marco all’interno di papiri che avvolgevano il volto di una mummia egizia.
Informazioni del genere erano già trapelate nel 2012, e i responsabili della ricerca avevano affermato che avrebbero mostrato al mondo gli esiti dei loro studi nel 2013. Oggi molti siti di ispirazione cristiana annunciano di nuovo il ritrovamento con vera eccitazione: la datazione del frammento lo porterebbe ad essere la prima copia del vangelo marciano disponibile.
Ma come fa notare il sito di CNN questa storia ha delle stranezze.

It is possible that the earliest text of the Gospel of Mark has been discovered. But until the world is given access to the papyrus through its publication, there is no story here, except that ancient Egyptian mummy masks are being destroyed in the ongoing search for Christian relics.

Noi vi giriamo la notizia, sperando che i commenti di hookii possano essere un buon posto in cui fare chiarezza su questa vicenda.

Immagine da Wikipedia.


Dai commenti

@Orgo ci spiega perchè i lingotti di piombo romani sono molto utili in esperimenti di misura della radioattività.
E tra i commenti c’è pure un’invocazione ad un commentatore altolocato e assente.

 


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