un sito di notizie, fatto dai commentatori

Ore d’aria

32 commenti

A cura di @Broono.

 

Tre miliardi di euro l’anno e 70% sono i numeri relativi alla situazione italiana della recidiva generata dal cosiddetto Carcere Chiuso.
Un’indagine condotta dall’EIEF (Einaudi Institut for Economics and Finance), in collaborazione con Il Sole 24 Ore e il Ministero della Giustizia (DAP) i cui risultati sono stati presentati lo scorso 23 Marzo a Milano e condotta osservando la realtà del carcere di Bollate, considerata meritatamente vera e propria eccellenza, fornisce la migliore argomentazione da opporre a chi sostenga l’efficacia sociale del modello esclusivamente punitivo della detenzione.
Mentre la società al di qua del muro continuerà a ignorare questi numeri perché elettoralmente poco paganti, Bollate le offre l’ennesimo esempio di detenuti che con ogni probabilità in carcere non ci rientreranno se non per insegnare ad altri detenuti come non rientrarci a loro volta: tecnici audio/video che da oggi potranno raccontare anche la storia di quel detenuto che grazie a una sentenza del 23 Aprile 2015, si è visto riconosciuto dalla Corte di Cassazione il diritto di ricevere risposta alla sua richiesta di portare a ventiquattro il numero di ore d’aria che lo Stato gli deve garantire, o la storia dell’accordo siglato tra il Comune di Napoli e le carceri di Secondigliano e Poggioreale per portare le biblioteche comunali dietro le sbarre.

 

Immagine “Una sola ora d’aria ti vorrei” di Andrea Zani [CC BY-NC-ND 2.0] via Flickr


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.