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’o Ultrasuonn

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Martina Saporiti su le Scienze parla di uno sviluppo interessante per la medicina e non solo: topi e ratti sono stati indotti in uno stato simile all’ibernazione, tramite ultrasuoni (€ — articolo su Wired Italia).

Per condurre gli studi sui topi e sui ratti, il team ha costruito un dispositivo indossabile attraverso il quale poter stimolare i neuroni di una particolare regione del cervello: l’area preottica dell’ipotalamo. Sempre attraverso studi condotti sui topi, l’ipotalamo era stato identificato già in passato come un’area di possibile interesse per indurre l’ibernazione. Nel caso del presente studio, i topi stimolati con gli ultrasuoni hanno mostrato un calo della temperatura corporea di circa 3°C, raggiungendo così temperature di poco inferiori ai 34°C, valore precedentemente individuato come critico per il raggiungimento del torpore naturale nei topi. Inoltre, il loro metabolismo è passato dall’utilizzo preferenziale dei carboidrati a quello dei grassi e la loro frequenza cardiaca è diminuita circa del 47%: tutte caratteristiche fondamentali dello stato di torpore, e che tra l’altro sono risultate “modulabili” attraverso la variazione della pressione acustica e della durata degli ultrasuoni. Una volta disattivati gli ultrasuoni, la temperatura corporea e gli altri parametri sono tornati ai valori normali.

Lo studio pubblicato su Nature Metabolism, suggerisce brevemente anche altre applicazioni diverse da quelle mediche, come i viaggi spaziali di lunga durata.

Un video della McKelvey School of Engineering spiega in un minuto come agiscono gli ultrasuoni:


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