Proponendo alcune riflessioni di carattere sociale, antropologico e politico, Davide Ferrario ci parla su Doppio Zero di un vecchio filmato senza sonoro – intitolato Primo Maggio a Torino – girato nel capoluogo piemontese durante una delle tante manifestazioni organizzate in occasione della festa dei lavoratori.
Da quando abito a Torino (e sono vent’anni) andare al Primo Maggio non è quasi mai una festa. In questa città, per incancrenita tradizione, la manifestazione più universale della Sinistra si trasforma quasi sempre in un confronto tra la sinistra istituzionale e quella radicale, che spesso travalica dalle parole ai fatti, con inevitabile intervento della polizia. Eppure cosa è stato il Primo Maggio della nostra gioventù, nei primi anni settanta, lo ricorda un superotto amatoriale genericamente denominato Primo Maggio a Torino: cinque minuti di immagini senza sonoro, riprese da qualcuno piazzato a metà di via Po, che documenta il passaggio di un fiume di gente che scende da piazza Vittorio Veneto verso piazza San Carlo, secondo un percorso che non è mai mutato nei decenni. Una processione comunista, che in questi fotogrammi appena sgranati comunica una sacralità laica e popolare oggi scomparsa.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.