Emanuela Pulvirenti sul suo blog Didatticarte ci introduce a una particolare modo di ritrarre la fauna marina, che immortala i pesci direttamente sott’acqua:
Stavo raccogliendo immagini di pesci nella storia dell’arte quando mi sono chiesta: ma qualcuno ha mai provato a dipingerli nel loro ambiente naturale, mentre nuotano in acqua? È così che mi sono imbattuta in Eugen von Ransonnet-Villez (1838-1926), un pittore austriaco che si è dedicato anima e corpo – letteralmente – alla rappresentazione del mondo subacqueo.
Ransonnet-Villez fu un talentuoso e precoce pittore viennese innamorato del mare, iscritto a soli 12 anni all’Accademia delle Belle Arti. L’aver dovuto seguire la volontà dell’aristocratica famiglia, che lo costrinse a laurearsi in legge e diventare un funzionario del Ministero degli Affari Esteri, paradossalmente si rivelò un vantaggio per lui nel coltivare la sua duplice passione: viaggiò infatti a lungo in paesi lontani ed entrò in contatto con naturalisti e studiosi delle specie marine.
Il pittore trovò anche una ingegnosa soluzione per raffigurare al meglio il mondo tra le onde:
…avrebbe voluto raffigurare il mondo sottomarino come appare sott’acqua. E così l’anno seguente, ad ottobre del 1864, si reca a Ceylon (l’odierno Sri Lanka) con un marchingegno di sua invenzione: una campana subacquea in cui avrebbe potuto sedersi a disegnare osservando il paesaggio marino da un piccolo oblò circolare.
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