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Una Valentina per Charles M. Schulz

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Francesca Boccaletto presenta su Il Bo Live  Funny Things – Una biografia a strisce su Charles M. Schulz, un libro edito in Italia da BeccoGiallo, dopo un buon successo negli Stati Uniti.


Luca Debus ne è l’autore insieme a Francesco Matteuzzi. Luca Debus è un fumettista feltrino e in questo libro racconta la vita e l’opera di Charles M. Schulz, il creatore dei Peanuts.

La biografia a strisce di Charles M. Schulz è prima di tutto una lettera d’amore, una vera e propria valentina, come quelle scritte (o attese) da Charlie Brown per la ragazzina dai capelli rossi. Il progetto di Luca Debus e Francesco Matteuzzi racconta vita e arte del creatore dei Peanuts intrecciando piccoli/grandi eventi con il suo ricco universo fantastico. E lo fa con una cura e un affetto che commuovono.

Elogiato da Jeff Smith, il creatore della serie di graphic novel Bone, in una recensione uscita su The New York Times, il ritratto di Schulz di Debus e Matteuzzi è stato realizzato utilizzando lo stesso linguaggio visivo delle strisce dei Peanuts, creando un’opera nuova allo stesso tempo intrigante e commovente.

Scrive Jeff Smith della iniziale titubanza che ha provato trovandosi di fronte a un lavoro di questo genere, considerando il notevole impatto che i Peanuts avevano avuto nella sua vita e nella cultura a partire dalla metà degli anni sessanta:

Still, it took a moment to get over the audacity of telling Schulz’s life story in the format of “Peanuts”-style strips (104 sequences consisting of a full-color Sunday comic followed by six black-and-white daily strips). For most readers, this artistic choice will seem merely novel; for me it comes close to treading on sacred ground.

Ma Smith ha scoperto che anche per Debus e Matteuzzi i Peanuts avevano avuto lo stesso significato:

Fortunately (and this becomes clear in “Funny Things” almost immediately), “Peanuts” was all that to Debus and Matteuzzi, too. They don’t ape Schulz, they present Schulz. Debus maintains his own drawing style, and he and Matteuzzi depict the highs and lows, the frustrations and triumphs of their hero with a familiar cadence.

By using the visual language of the “Peanuts” comic strip, Debus and Matteuzzi tap into our collective unconscious: We recognize Sparky because we know Charlie Brown. It’s a brilliant conceit, and it took cojones to do it. Hats off.

La genesi dell’opera viene raccontata da Francesca Boccaletto:

La bellezza di questo progetto si fonda proprio sul coraggio di dichiarare apertamente l’amore per un maestro accogliendo il suo immaginario ma presentando un’opera nuova, con uno stile originale e riconoscibile. Con questo spirito Luca Debus (Feltre, 1994) – che si definisce confused cartoonist ma che in realtà ha un talento limpido, straordinario – ha accettato senza esitazioni la sfida: “L’idea è venuta a Francesco Matteuzzi, già mio insegnante alla scuola di fumetto. Conoscendo la mia passione per Schulz, mi ha contattato e mi ha chiesto: e se facessimo una biografia su di lui? Ho risposto: sì, sono pronto!”. Se la sceneggiatura è scritta a quattro mani, il disegno dell’opera è interamente affidato a Debus.

E l’articolo su Il Bo Live ci propone anche una breve conversazione con l’autore:

Quanto Schulz ha influito nel tuo percorso, nella tua formazione artistica e in quella sentimentale?

“Inizio dalla mia formazione artistica: da quando il libro è uscito in tanti hanno iniziato a fare paragoni tra lo stile di Schulz e il mio, io credo siano diversi ma capisco che qualcuno possa trovare delle somiglianze e questo dice molto su quanto, anche inconsapevolmente, Schulz abbia influito sul mio lavoro. Io non cerco di copiarlo, sarebbe impossibile, soprattutto perché è talmente semplice e privo di fronzoli da risultare unico, intoccabile. In qualche modo, però, è entrato nel mio percorso, profondamente. Dal punto di vista personale, invece, posso dire di aver sempre letto i Peanuts considerandoli una sorta di rifugio. Ero un bambino pieno di ansie, ricordo una estate da incubo in cui solo le pause di lettura dei Peanuts mi facevano stare bene: andavo in giro con le mie raccolte, sfogliavo i libri ed entravo in un mondo in cui riuscivo a calmarmi. E pensare che gli stessi Peanuts sono pieni di ansie, ma forse il punto sta proprio qui: a farmi stare meglio era questa somiglianza, si era creato un legame emotivo”.

Di questo lavoro di Luca Debus e Francesco Matteuzzi parla anche Lucca Comics & Games presentando brevemente gli autori:

Affascinante e ricolmo di affetto e di momenti toccanti, Funny Things guarda Schulz attraverso le lenti della sua stessa arte, invitandoci a conoscere il creatore di alcuni dei personaggi più amati di sempre.

 


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