Su El Mundo, Marina Pina scrive un pezzo su i nuovi ritratti di Felipe VI di Spagna e della regina consorte Letizia.
Per i nuovi ritratti la committenza desiderava un’artista che fosse donna e straniera, per internazionalizzare la collezione. La scelta è caduta su Annie Leibovitz. La fotografa ha scelto un ritratto dal tono formale, chiedendo alla corte una scenografia e vestiti classici.
Come ha spiegato Yolanda Romero, curatrice della collezione del Banco de España e responsabile della presentazione ai media, il Re ha indossato per la sessione fotografica la sua uniforme di Capitano Generale dell’Esercito spagnolo con le decorazioni e la fascia di Carlos III, oltre a un cappotto da mattina e a un frac.
Per la Regina, un abito di Balenciaga
Leibovitz ha chiesto a Doña Letizia di scegliere un abito che non aveva indossato in altre occasioni. Invece di presentare qualcosa di alta moda realizzato per lei, Fernández ha passato settimane a frugare negli archivi di collezionisti privati con un’idea chiara: volevano un abito di Cristóbal Balenciaga, il rappresentante più universale della moda spagnola. L’hanno trovato alla fondazione Antoni de Montpalau. Un abito nero senza spalline, completato da un mantello fucsia disegnato dallo stesso maestro.
I ritratti hanno numerosi rimandi a Velázquez, sia nell’essere pittorico degli scatti, sia nell’imponenza dei ritratti (più di due metri di altezza), fino ai dettagli nell’iconografia dei vestiti che la scelta delle sale.
Questa camera, che si distingue per il suo stile rococò, era il luogo in cui il re Carlo III vestiva e riceveva i visitatori più privati. La sala ospita anche uno degli orologi più speciali della collezione del Patrimonio nazionale. Si tratta del «Pastore», un orologio in stile Luigi XI a meccanismo unico del 1752. Un orologio di importante valore storico che non esce mai dal Palazzo Reale per la delicatezza dei suoi pezzi.
Su Mujerhoy più dettagli sulle opere e un confronto con la ritrattistica della precedente regina consorte Sofia di Grecia.
Su El Confidencial, qualche critica sul risultato, giudicato tecnicamente carente e anacronistico:
Infine, abbiamo voluto parlare con B. Génova, che di foto istituzionali se ne intende. Dopo un’analisi, ci dice che ci sono alcuni dettagli che trova strani, come la linea che si vede tra la parete e il soffitto o «il piede quasi tagliato di Re Felipe, mentre c’è molta aria in alto. Si vede che non sono stati molto attenti a certi dettagli», dice.
«La sala sembra appartenere a un’altra epoca, sovraccarica, eccessiva», continua. «Una cosa che è cambiata rispetto all’altra posa è che non guarda direttamente la macchina fotografica. Il fatto che nella sua foto ci sia una sedia tagliata non dà troppo fastidio, mentre nella foto di Letizia dà una sensazione di disagio. In questo ritratto ci sono meno dettagli seccanti, anche se si ripete l’eccesso di spazio in alto e il vestito è quasi tagliato in basso»
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.