Un articolo su Il Tascabile, “L’uomo che ha insegnato alle macchine il ragionamento analogico“, si concentra sulla figura di Geoffrey Hinton, considerato uno dei padri spirituali delle reti neurali e dell’apprendimento profondo, e sul suo contributo fondamentale all’Intelligenza Artificiale (IA).
Per chi non lo conosce o non se lo ricorda Hinton nel 1986 ha pubblicato con David Rumelhart e Ronald J. Williams un articolo di particolare influenza, che popolarizzò il già noto uso dell’algoritmo di retropropagazione dell’errore per l’allenamento di reti neurali a più livelli e che aprì la strada alle prime applicazioni pratiche delle reti neurali a partire da quelle a tre strati.
Il fulcro dell’articolo è il concetto di ragionamento analogico e come Hinton abbia permesso alle macchine di sviluppare una forma di “intuizione” più vicina a quella umana, distinguendosi dal filone tradizionale dell’IA simbolica, basata su regole esplicite e logica formale.
Vengono sottolineati i seguenti punti chiave:
- Il superamento dell’IA simbolica: L’articolo mette in evidenza come l’approccio di Hinton, basato sulle reti neurali, abbia permesso di superare i limiti dell’IA simbolica, che faticava a gestire la complessità e l’ambiguità del mondo reale.
- L’importanza dell’intuizione: Contrariamente al ragionamento logico e deduttivo, l’intuizione gioca un ruolo cruciale nella cognizione umana, permettendo di cogliere connessioni e analogie in modo rapido e apparentemente non sequenziale. Hinton, con il suo lavoro, ha fornito alle macchine gli strumenti per emulare, almeno in parte, questa capacità.
- Le reti neurali e l’apprendimento profondo: Viene spiegato come le reti neurali, ispirate al funzionamento del cervello umano, siano in grado di apprendere da grandi quantità di dati e di riconoscere pattern, sviluppando così una forma di “intuizione” o “saper-fare” che va oltre la semplice applicazione di regole predefinite.
- La “frecciata” di Hinton: L’articolo cita una frase significativa di Hinton, in occasione del suo Nobel, dove afferma che “questa nuova forma di IA eccelle nel riprodurre l’intuizione umana più che il ragionamento”. Questo evidenzia la sua convinzione nel potere dell’IA basata sull’intuizione.
- Riferimenti filosofici: L’articolo fa anche riferimento a pensatori come Simone Weil, che ha esplorato il concetto di intuizione e la sua relazione con la capacità di produrre analogie.
In sintesi, l’articolo celebra Geoffrey Hinton come l’uomo che ha aperto nuove frontiere nell’IA, consentendo alle macchine di apprendere e ragionare in un modo più simile all’essere umano, attraverso lo sviluppo di capacità intuitive basate sull’analogia, piuttosto che sulla mera logica formale.


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