un sito di notizie, fatto dai commentatori

Patriarcato: parola necessaria ma non esaustiva

0 commenti

L’articolo “Patriarcato: parola necessaria ma non esaustiva” di Daria Catulini pubblicato su Il Tascabile prende avvio dal dibattito seguito al femminicidio di Giulia Cecchettin. In quei giorni, il termine patriarcato è stato spesso utilizzato per spiegare la violenza di genere, ma Catulini mette in guardia dal rischio di ridurre un fenomeno complesso a una sola parola, che da sola non basta a coglierne tutte le sfumature.

L’autrice riporta i punti di vista di antropologi, giuristi e psicoanalisti, per evidenziare come le radici del femminicidio intreccino potere, retaggi culturali e dinamiche psichiche.

Secondo la giudice Paola Di Nicola Travaglini, il femminicidio è “un crimine di potere come tutti i delitti di violenza maschile contro le donne”, mentre la psicoanalista Laura Pigozzi lo interpreta come il gesto di chi “non riesce a percepire l’altro come separato da sé”. Anche lo psicologo Massimo Recalcati sottolinea che, nella logica maschilista – “derivato della logica patriarcale” – la donna viene percepita come proprietà, e la violenza nasce dall’incapacità di accettare il limite imposto dalla libertà femminile.

L’articolo sottolinea inoltre il ruolo delle nuove forme di sessismo che proliferano online, nella cosiddetta manosfera, dove si diffonde l’idea che avere una donna sia un diritto maschile. Per questo, conclude Catulini, è necessario un approccio più ampio e interdisciplinare, capace di integrare prospettive giuridiche, psicologiche e culturali per comprendere davvero le nuove espressioni della violenza di genere.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.