Su suggerimento di @Akiro.
Alessandro Gilioli sul suo blog mette insieme due notizie passate quasi inosservate in questi giorni (ma che abbiamo molto discusso su hookii) per evidenziare una tendenza che ritiene ben più rischiosa.
La prima è che l’Europarlamento ha votato sulla neutralità della Rete, di fatto decidendo che questa non ci deve essere, cioè autorizzando Internet a due velocità e quindi favorendo i big player.
Il secondo fatto accaduto ieri che vorrei segnalare (appare sulla prima pagina di Le Monde: quindi forse non è così privo di rilevanza) è che Apple ha annunciato i risultati della sua trimestrale, che come già le ultime è la migliore di sempre, con profitti di 48 miliardi di euro e un tesoretto in cassa di circa 186 miliardi di euro, pari al Pil del Portogallo. Anche Google non se la passa male: nel trimestre ha fatto ricavi per 18,7 miliardi di dollari e ha in cassa liquidità per 72,76 miliardi di dollari. Nel 2014 Amazon ha invece intascato 88,9 miliardi di dollari. E così via, non vado avanti.
In più, aggiungerei che queste montagne infinite di cash nelle mani di
poche aziende si vanno formando in un’epoca in cui proprio la tecnologia
avanzata – sotto forma di intelligenza artificiale, robotizzazione e
algoritmi – va gradualmente ma inesorabilmente riducendo il lavoro, l’occupazione, quindi il salario.
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