Su suggerimento di @RNicoletto, @archstenton, @Ergosfera e @Massimo011, e @Brisso.
Tito Boeri, in quanto presidente dell’INPS, ha firmato una proposta di riforma dell’istituto che ha a guida; la proposta è stata bocciata dal premier Renzi, benché per la stampa più o meno specialistica non sembra essere una proposta bocciabile in toto.
Davide Colombo, su IlSole24Ore, spiega la riforma, mentre in questa pagina di Repubblica è rintracciabile il testo per attenuare la povertà di fasce sempre più ampie di popolazione italiana. La proposta Boeri, in breve, propone una pensione anticipata a 63 anni e 7 mesi, più reddito minimo per gli over 55.
Quest’articolo de Linkiesta, espone anch’esso in maniera semplice le proposte della riforma, chiedendosi più approfonditamente cosa ci sia che non vada.
Ugualmente, Strade Online, sottolinea la serietà del piano di riforma che proporrebbe «un piano organico e ambizioso, insieme molto di sinistra e molto di rottura, con un effetto abbastanza limitato sui conti pubblici (tra i 662 milioni del 2016 e i 3,8 miliardi del 2020, meno della “mancia fiscale” sulla prima casa), ma decisamente esplosivo rispetto alla retorica dei “diritti acquisiti”».
Immagine CC BY-SA 3.0 di Niccolò Caranti da Wikimedia Commons
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