Su suggerimento di @cocomeraio e @Gulliver65.
Secondo Fabio Pavesi del sole 24 ore quello della Banca Popolare di Vicenza passerà alla storia come uno dei più grandi falò italiani
Solo poco più di 12 mesi fa i 120mila soci della Popolare di Vicenza si illudevano di possedere azioni della loro banca che valevano 6,2 miliardi. Ora quei denari si sono volatilizzati.
addirittura secondo il Corriere della sera la banca potrebbe valere meno dello stipendio dei suoi vertici malgrado questo l’ex presidente Gianni Zonin, ci dice sempre il Corriere, incasserà un milione di bonus.
Lo stesso Zonin solo a dicembre 2014 dopo aver superato lo stress test con una manovra finanziaria informava i soci, con una lettera recuperata da Linkiesta, come le loro azioni salissero malgrado la crisi. Oggi sappiamo che era solo una finzione.
A parte la compiacenza dei sindaci revisori come è stato possibile tutto ciò? Per l’ex presidente di Confindustria Veneto Gian Carlo Ferretto, intervistato da lettera 43 perché i soci erano contenti di un giochino che per anni ha distribuito utili che non esistevano, per la cecità di Bankitalia e per la capacità di Zonin di tessere relazioni con i potenti.
Immagine tratta da Torange
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