Amici lettori, preparatevi, perché questo mese ci avventuriamo in territori… diciamo, calienti. Archiviata la letteratura papale, è tempo di esplorare un genere che, siamo onesti, qualcuno sfoglia di nascosto e qualcun altro cita con aria dottorale per scandalizzare la zia. Signore e signori, il tema del mese è: la Letteratura Erotica!

Niente panico, eh. Affronteremo la questione con il consueto rigore intellettuale e un pizzico di… beh, curiosità scientifica. Ecco qualche titolo per stuzzicare (solo) la vostra mente da bibliofili:

1. L’amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence: un classico, talmente scandaloso ai suoi tempi che leggerlo oggi è quasi un atto di filologia. Preparatevi a profonde riflessioni sul classismo, la natura e, va bene, anche su giardinieri particolarmente intraprendenti. Diciamo che è il nostro “compitino impegnato” del mese.
2. Il delta di Venere di Anaïs Nin: se Lawrence ci offre il dramma sociale, la Nin ci regala un’esplorazione più… artistica. Scritto su commissione per un misterioso collezionista (già questo meriterebbe un dibattito), è un’ottima scusa per discutere di scrittura femminile e di come si possano descrivere certe “attività” con eleganza. O quasi.
3. Le età di Lulù di Almudena Grandes: per chi non teme le letture un po’ più “rock ‘n’ roll”, un viaggio senza filtri nella formazione erotica di una donna. Diciamo che dopo questo, le lamentele per la lunghezza dei romanzi russi vi sembreranno un ricordo lontano. Ideale per testare la nostra proverbiale apertura mentale.
4. Cinquanta sfumature di grigio di E.L. James: Ebbene sì, coraggiosi membri del club, osiamo! Non tanto per il valore letterario intrinseco (su cui potremmo dibattere per ore, probabilmente armati), quanto per analizzare il fenomeno culturale. Un vero e proprio “case study” su come un libro possa dominare le classifiche e svuotare gli scaffali dei negozi di ferramenta. Portate i vostri appunti sociologici!
5. 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire di Melissa P: prima della fanfiction sui vampiri (poi trasformata in fenomeno sul BSDM), negli anni ’00 in Italia aveva fatto parlare di sè. Se non altro questo libro era autobiografico, il che garantisce una valenza letteraria già maggiore rispetto al precedente titolo.
6. Bonus “archeologico”: Il Kāmasūtra di Vatsyayana. Per i più accademici tra noi, un tuffo nelle antiche civiltà e nelle loro (sorprendentemente dettagliate) guide all’amore. Consideratelo un testo di “antropologia applicata”. E no, non ci saranno dimostrazioni pratiche durante la riunione. Forse.

Quindi, cari soci, scegliete la vostra “fatica” letteraria, preparate le vostre argute osservazioni e ci vediamo alla prossima riunione. Sarà un incontro… illuminante. E ricordate: è tutto per amore della cultura. Tutta!

D’altronde, per noi non esiste l’off-topic: dalla carnalità più sfacciata alle geometrie non euclidee che avrebbero fatto sorgere un sopracciglio persino al solitario di Providence, ogni lettura è un’avventura pronta per essere discussa. Ma prima di perderci in incubi cosmici e sussurri provenienti da R’lyeh, dedichiamoci con serena e accademica curiosità al tema decisamente più… terreno di questo mese!