Dii bestie, dis is di cempios, dis ar de cempions, dii besta, dii bestaa, di sa la ne miiii. DI CEMPIONS, pa-pa-pa-paa! (Tony Britten, Champions League, 1992)

Stanno per squillare le trombe della Champions League, quelle che Adriano Galliani ogni tanto fa risuonare negli spogliatoi del Milan (certo che poi se te ne esci con un cappellino così…), quelle che le squadre italiane negli ultimi anni (da dopo il 2010, sì, amicici interisti) non ascoltano più volentieri. Tranne una, almeno per ora: la Juventus è impegnata nel ritorno degli ottavi di finale della massima competizione calcistica europea e si confronta con il Borussia Dortmund, che all’andata a Torino ha sconfitto per 2 a 1. All’andata, dal punto di vista tattico, era andata così, secondo Zonal Marking, e così, secondo Ultimo uomo.

La partita si giocherà al Westfalenstadion, che ospita il Muro Giallo, una delle curve più capienti e più impressionanti del mondo. I giocatori della Juve si troveranno davanti una cosa del genere: