“But the Colorado Rocky Mountain high
I’ve seen it rainin’ fire in the sky
The shadow from the starlight is softer than a lullaby
Rocky Mountain high (Colorado)
Rocky Mountain high (high in Colorado)
He climbed cathedral mountains, he saw silver clouds below
He saw everything as far as you can see
And they say that he got crazy once and he tried to touch the sun
And he lost a friend but kept the memory
Now he walks in quiet solitude the forests and the streams
Seeking grace in every step he takes
His sight has turned inside himself to try and understand
The serenity of a clear blue mountain lake”
Rocky Mountain High – John Denver (1972)
Per finire l’estate in bellezza, in questo mese di settembre, non c’è niente di meglio che andare in montagna.
Se si dice montagna, il pensiero corre alle Montagne Rocciose di Ansel Adams.
Però possiamo anche partire da una mostra al Castello di Caldes in Trentino Alto Adige (18 luglio-29 agosto 2022) dove sono state esposte le opere dei grandi fotografi dell’Agenzia Magnum: Vivere in alto.
Una mostra al castello di Caldes in Trentino Alto Adige celebra la montagna vista dai grandi artisti dell’agenzia Magnum. Dal turismo alla spiritualità dalle persone ai paesaggi il racconto per immagini delle più grandi firme della fotografia
Scopriamo, o riscopriamo, quindi la figura di Vittorio Sella in questo suo profilo sul sito Maestri della fotografia oppure in questo articolo su StampaAnalogica.it .
Scalare una montagna e fotografarla non è un’impresa semplice, non lo è scalarla, e non lo è nemmeno fotografarla, soprattutto alla fine del 1800, quando i negativi non erano ancora stati inventati e si usavano lastre di vetro 30x40cm e camere grande formato e cavalletti che pesavano decine di kg.
Terminiamo con un articolo un po’ datato, ma interessante, anche per verificare se nel corso di una decina d’anni le cose sono cambiate. Alpine Sketches aveva dato la parola a sette fotografi per comprendere il loro rapporto tra montagna e fotografia: Valli e vette nell’era digitale.
La nostra idea invece è che la fotografia di montagna, per essere interessante, debba rappresentare soprattutto la visione e il legame con i monti di chi in montagna ci va, da alpinista o da escursionista, e ne restituisca un’immagine personale e meditata, che non sia la semplice rappresentazione della bellezza dei luoghi, ma che faccia trasparire l’intensità delle emozioni e delle sensazioni che vive il fotografo nel momento in cui sale verso una cima, percorre una vallata, si inoltra in un bosco al calar della sera, trascorre un bivacco all’addiaccio, si inoltra nell’ambiente incontaminato della montagna invernale. È con questa idea che vi proponiamo una personalissima scelta di fotografi e delle loro opere, basata sul fatto che questi, oltre a essere amici di più o meno lunga data, sono veri appassionati della montagna nelle sue varie forme, e in grado di interpretare e rappresentare questo forte legame attraverso immagini intense e personali, in cui ciascuno di loro trasmette una sua visione particolare e diversa da quella di tutti gli altri.
Ormai le domande finali le dovreste conoscere.
Siete fotografi anche in montagna?
Preferite fotografare in estate o in inverno?
Paesaggi o scene di vita?
Attrezzatura preferita?
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