Su suggerimento di @Berthe Trépat.
Siamo talmente abituati a pensare a Frederik Chopin come ad un genio assoluto che non è facile ammettere che il suo talento ha avuto una storia, come tutte le cose, e che non sempre è stato apprezzato dai suoi contemporanei. Persino Robert Schumann ha avuto dei dubbi. Se si leggono con attenzione gli scritti critici di Schumann pubblicati sulla Neue Zeitschrift für Musik, si può osservare la parabola d’interesse verso Chopin tra gli anni 1836 e 1841, quando una certa delusione comincia a emergere tra le righe. Che cos’era avvenuto per giustificare il cambiamento di opinione?
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