Su suggerimento di @pakokanellos.
Tredici anni fa, in un documento riservato di 93 pagine che doveva giustificare l’invasione dell’Iraq, l’intelligence americana era arrivata alla conclusione che mancavano “informazioni specifiche” su “molti aspetti chiave” dei programmi per lo sviluppo di armi di distruzione di massa del presidente iracheno Saddam Hussein.
Un’affermazione che è l’opposto di quello che i membri dell’amministrazione Bush proclamavano durante la loro campagna per convincere i cittadini statunitensi della necessità di una guerra. Facendo riferimento a questo stesso documento riservato, infatti, dichiaravano che l’Iraq stava sviluppando armi nucleari, nascondeva un vasto arsenale di armi chimiche e biologiche e rappresentava un’immediata e grave minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Immagine da Wikimedia Commons.
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