Su suggerimento di @cita.
Un articolo pubblicato su Le Scienze spiega quali sono i modelli individuati da un gruppo di ricerca a cui partecipano anche il CNR e l’Università di Firenze per limitare i danni inflitti dalla variabilità climatica alle coltivazioni di mais e frumento.
“I risultati di questo studio”, conclude il ricercatore, “forniscono indicazioni precise per individuare nuovi modelli di pratiche colturali e di miglioramento genetico delle varietà. L’uso di varietà a ciclo lungo per il mais è da sconsigliare, poiché questa pratica esporrebbe ancora di più tale coltura a stress idrico e termico, che si potrebbe evitare con l’anticipo della semina. Viceversa per il frumento, varietà a ciclo più lungo potrebbero essere adottate soprattutto in Nord Europa, per sfruttare maggiormente il periodo ottimale per la crescita”.
Immagine da Wikimedia.
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