L’astrocoso Luca Perri ci racconta, in un nuovo video sul suo canale Youtube, come sarebbe possibile avere delle coltivazioni su Marte, in modo da rendere (forse) possibile la vita di astronauti sul pianeta Rosso.
Perché la coltivazione sarà necessaria? Beh, perché sulla Luna tutto sommato un viaggio dura 3 giorni di andata, diciamo, e 3 giorni di ritorno. Potete quasi portare le mozzarelle volendo, sulla Luna.Il problema è Marte, dove al momento, a meno di grossissime rivoluzioni tecnologiche, si parla di 6 mesi di viaggio di andata, un anno e mezzo sulla superficie, perché poi bisognerà aspettare che Terra e Marte si riavvicinino, visto che Marte ha un anno, quindi una rivoluzione attorno al Sole che dura 1,88 anni terrestri, facciamo circa due, quindi ha delle situazioni in cui la Terra e Marte sono molto molto lontani (e voi non volete fare il viaggio quando i due pianeti sono molto lontani), quindi aspettate che si riavvicinino e poi vi fate altri 6 mesi di viaggio. Questo però vuol dire che in totale dura 2 anni e mezzo, almeno una missione su Marte.
Il primo problema è dato dal fatto che non è pensabile portare in una missione su Marte, tutto il cibo necessario all’equipaggio per l’intero periodo di due anni e mezzi di durata.
Poi bisogna considerare che una dieta monotona rende più probabile lo sviluppo di malnutrizioni, anche perché la dieta dell’equipaggio di una missione su Marte dovrà essere necessariamente vegana: non ci si può nutrire di scatolette per due anni e mezzo, è necessario avere del cibo fresco, e il modo migliore per averlo è coltivarlo in loco.
Un altro problema è la sterilità del suolo: non sono presenti i batteri presenti nello strato di suolo fertile che c’è sulla Terra; e poi le radiazioni, che se fanno male all’equipaggio, alle piante certo bene non fanno; e poi i perclorati…
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