A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Un chimico e un bibliotecario danesi avrebbero scoperto cospicue tracce di arsenico su alcuni volumi, risalenti al sedicesimo e al diciassettesimo secolo, custoditi nella biblioteca della University of Southern Denmark di Odense. Ne parlano un articolo di Repubblica e uno di The Conversation.
Antichi libri velenosi, abbondanti dosi di arsenico e un’indagine per risolvere un autentico giallo del passato. Non è la trama del “Il nome della Rosa” ma una peculiare vicenda che ha per protagonisti due ricercatori danesi, che si sono trovati a scoprire una serie di antichi tomi “avvelenati” risalenti al XVI-XVII secolo sugli scaffali della biblioteca della University of Southern Denmark. A raccontarla sono gli stessi protagonisti, sulla pagine della rivista The Conversation. A differenza di quanto avviene nel libro di Umberto Eco, il ruolo di investigatori questa volta non è affidato a un frate francescano, né tanto meno al fisico statuario di Sean Connery. I protagonisti della vicenda sono infatti Jakob Povl Holck, bibliotecario della University of Southern Denmark, e Kaare Lund Rasmussen, professore di fisica, chimica e farmacologia dello stesso ateneo. E diverso è anche l’inizio del mistero: se nel libro di Eco la storia prende il via da un omicidio, in questo caso a dare il la alle indagini è stata pura curiosità intellettuale.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.