A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Internazionale pubblica il reportage di Chiara Lalli sul mondo dei testimoni di Geova. L’articolo pone in risalto la testimonianza diretta di una di loro, Francesca (nome di fantasia), una donna fortemente critica nei confronti della comunità di fedeli in cui è nata e cresciuta.
Alla fine del 2017 è stata approvata la legge sul consenso informato e le direttive anticipate di trattamento. Il cosiddetto biotestamento permette di decidere in anticipo a quali esami e a quali trattamenti sanitari sottoporsi nel caso in cui se ne abbia bisogno, ma non si riesca più a esprimere le proprie preferenze. È una buona legge e chi preferisce la libertà al paternalismo non può che apprezzarla. Le obiezioni filosoficamente più interessanti (anche se spesso usate molto male) sono due. La prima ha a che fare con l’attualità del nostro consenso. Redigo oggi volontà per un domani più o meno lontano. Come essere certi che la mia volontà futura sarà uguale a quella presente?
Immagine da Wikimedia.
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