Su suggerimento di @Ander Elessedil.
Dario Bressanini dice la sua sulla nuova tecnica CRISPR, i suoi rapporti con gli OGM, con la legislazione che li riguarda e le spinte politiche alla regolamentazione.
Sarà cruciale, dal punto di vista comunicativo, evitare di dare un nome e creare una classe linguistica apposita per le piante modificate in questo modo. Scienziati in ascolto, rifuggite dalla tentazione che purtroppo già vedo in giro di chiamarle “piante editate”. No, NO e poi NO. Sarebbe una catastrofe dal punto di vista comunicativo: farebbe passare l’idea, come è successo per gli OGM, che si tratti di una categoria biologica a parte, da guardare a vista e da temere, e quindi qualcosa da regolamentare strettamente, indipendentemente dalle caratteristiche delle singole piante.
Immagine da Wikimedia Commons.
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