Il 31 maggio è uscito il mio nuovo libro, #Cybercrime, edito da Hoepli nella collana Tracce, curata da Paolo Iabichino (scusate il momento autopromozionale ma gli argomenti trattati sono molto in tema con questa newsletter). Infatti è un saggio che parla ovviamente di cybercrimine – inteso in senso molto ampio, dai ransomware al phishing di hacker sponsorizzati da Stati fino alla gestione di mercati illegali online. E lo fa concentrandosi e trivellando sostanzialmente tre storie divise in tre macrocapitoli:
1) La parabola di Wannacry, l’infezione globale che ha flagellato molti Stati nel 2017, dalla sua nascita alle sue successive conseguenze legali, economiche, geopolitiche, fino a NotPetya (altra infezione globale). Tra aziende mandate in tilt, fantasmi digitali (Shadow Brokers, anyone?), “eroi” che vengono arrestati, accuse ai nordcoreani, e via dicendo.
2) L’attacco informatico ai Democratici nel 2016. Stando ai margini delle polemiche sul Russiagate o di tutta la tematica dei troll o dei social, forse anche eccessivamente trattata sui media, qui si fa un’analisi della dinamica di quanto accaduto a livello di sicurezza informatica, la breccia, l’attacco, gli errori fatti dai molti attori coinvolti (inclusi gli stessi Democratici e l’Fbi), le conseguenze.
3) Vita, morte e delirio di alcuni mercati neri, tra gestori di bazar delle darknet rifugiatisi in Thailandia e poi arrestati, venditori di droga che spediscono da uffici postali della California, e retate della polizia.Non so se consigliarvi questo libro. Non è un manuale, non è ultraspecialistico, non è manco facilissimo, perché di taglio divulgativo ma quando serve s’infila comunque anche nei dettagli tecnici, e soprattutto si concentra solo su alcune storie emblematiche.
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