Internazionale propone un video reportage sulle politiche sociali e sanitarie adottate dal Portogallo nella lotta alle tossicodipendenze. Il documentario è il primo episodio di una serie realizzata per il giornale brasiliano Folha de S. Paulo.
“Fumi oggi, fumi domani e dopo una settimana che fumi sei dipendente dall’eroina”, dice un ragazzo nel video. Negli anni novanta il Portogallo aveva un grave problema con il consumo di droghe, in particolare di eroina. Il paese ha cercato una nuova strategia per affrontare il fenomeno e dal 2001 è entrata in vigore una legge che considera il possesso e il consumo di tutte le sostanze stupefacenti non più un reato, ma un illecito amministrativo.
La legge mira alla riduzione del rischio e del danno, prevedendo programmi di supporto medico e sociale per i tossicodipendenti. La particolarità delle politiche scelte dal Portogallo è stata trattare il problema come un’emergenza sanitaria: “Oggi ci preoccupiamo soprattutto delle persone e non della droga in sé”, spiega Manuel Cardoso, vicedirettore generale del Servizio di intervento per le dipendenze (Sicad).
I critici della norma prevedevano un forte aumento dei consumatori, ma invece l’esperienza del Portogallo ha dimostrato che in una società in cui le droghe non vengono stigmatizzate, i tossicodipendenti si sentono meno isolati e tendono più facilmente a cercare di disintossicarsi.
Immagine da North Country Public Radio
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