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Dies IRA

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Secondo alcuni giornali e fonti russe, Yevgeny Prigozhin, il capo della milizia privata Wagner, avrebbe chiuso il suo gruppo media Patriot, che includeva anche l’ormai famosa Internet Research Agency (IRA), spesso definita la “fabbrica di troll”, e accusata di condurre varie operazioni di influenza online a vantaggio di interessi russi. Insieme a questo, verrebbero chiusi i media controllati dalla holding, siti e agenzie come RIA FAN, People’s News ed Economics Today. La chiusura delle attività sarebbe poi stata confermata da alcune delle pubblicazioni interessate, come Nevskiye Novosti.

Il lavoro alla Patriot sarebbe rimasto paralizzato dopo l’irruzione della polizia nella sua sede di San Pietroburgo nei giorni della marcia della Wagner su Mosca. Proprio in quel frangente l’ente russo di controllo delle telecomunicazioni, Roskomnadzor, ha bloccato l’accesso a tutti i siti di notizie della Patriot all’interno del Paese.
“Gli indirizzi di tutti i siti della holding mediatica di Yevgeny Prigozhin sono elencati nel registro di Roskomnadzor dei siti vietati – scrive Kommersant, aggiungendo che le ragioni del blocco non sarebbero specificate. Lo conferma anche la testata Meduza, che scrive: “Secondo l’organizzazione Roskomsvoboda, che monitora i blocchi su Internet in Russia, le autorità russe hanno aggiunto al registro dei siti bloccati sette domini a sostegno di Yevgeny Prigozhin, fondatore della compagnia militare Wagner Group”.
Inoltre, secondo il sito d’informazione The Bell, le pubblicazioni del gruppo Patriot potrebbero essere presto vendute a un nuovo proprietario. Tra i papabili il National Media Group, di proprietà dell’oligarca Yuri Kovalchuk, amico di Putin, già sanzionato da Usa e Ue nel 2014.
“Nonostante le chiusure, un cambio di proprietà potrebbe benissimo avvenire, dato che basta spostare alcuni domini da un DNS a un altro – commenta la newsletter RiskyBiznews – Il governo russo non rinuncerà di certo a un programma che ha avuto un simile successo. Se le attività vengono trasferite a un nuovo gruppo mediatico o se viene costruita una nuova organizzazione dal basso è irrilevante”.

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