A cura di @Carlj2000.

Come raccontato da vari quotidiani come la Stampa c’è stato il varo definitivo della Cooperazione strutturata permanente (Pesco), ovvero la possibilità per alcuni Paesi Ue, come previsto dal Trattato di Lisbona (articolo 42 del Trattato sull’Unione Europea o TUE), di rafforzare la propria cooperazione in ambito militare dando vita a una cooperazione strutturata permanente.

La spinta sul pedale dell’acceleratore in direzione della Pesco è stata determinata dallo scenario politico che si è profilato e che è in divenire (con una prefigurazione della situazione al 2025) nel Regno Unito con la Brexit e, non meno, dalle politiche di chiusura di Donald Trump.

Nell’ambito del programma europeo di sviluppo del settore industriale di difesa, derivante dalla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, rientra il progetto di istituire un Fondo europeo per la difesa articolato in due sezioni: una dedicata alla ricerca e l’altra alle capacità di innovazione dell’industria europea della difesa.

Diversi commenti : alcuni ritengono lo strumento spuntato mentre altri ritengono che ad essere penalizzate potrebbero essere proprio alcune aziende italiane, magari quelle che negli anni passati hanno svolto e svolgono tutt’oggi gran parte delle proprie attività nel Regno Unito (Leonardo).

Immagine da Flickr.