Su suggerimento e a cura di @Ander Elessedil

L’argomento immigrazione in Italia è sempre fonte di molti dibattiti. Sono stati scritti, e commentati su hookii, dozzine di articoli riguardanti gli immigrati, i problemi che sorgono legati all’accoglienza, al soccorso in mare, al rapporto con i territori, ai rigurgiti xenofobi che prepotentemente fanno capolino nella nostra società.

Un immigrato è prima di tutto una persona che lascia a casa una famiglia per trovare migliori condizioni di vita o più semplicemente un lavoro che in patria manca.
Quali sono i problemi che sorgono quando un marito va a lavorare all’estero? Come reagisce la società, la famiglia e soprattutto la moglie a questo carico non indifferente di responsabilità?

La giornalista nepalese Anjana Rajbhandary risponde, nel suo angolo delle lettere su Nepali Times, a un messaggio di una moglie preoccupata.

(traduco per intero la lettera)

“Sono una donna sposata 28enne e vivo a Kathmandu con mio figlio di 5 anni. Mio marito e io siamo sposati da 6 anni. Lui lavora a Doha [Qatar] così io lo vedo una volta o due all’anno per poche settimane ogni volta. Sento che praticamente ci conosciamo a malapena uno con l’altro. Ci comportiamo come stranieri quando siamo insieme e l’atmosfera diventa subito tesa intorno a noi. Credo che non ci amiamo più. Ma io non ho mai voluto considerare il divorzio. La mia famiglia mi ripudierebbe!
D’altro canto, odio essere sola. Un uomo che conosco da diversi anni recentemente mi ha chiesto di iniziare un rapporto con lui, e devo ammettere che trovo l’offerta estremamente invitante. Dopotutto io ho bisogno di un amico e voglio essere intima con un’altra persona.
So di essere una buona madre, ma non so quanto posso continuare ad essere una buona moglie mentre mio marito è uno straniero.”

Si firma “Loveless”.

Anjana le risponde sostanzialmente di pensare alla propria felicità più che a quello che la società penserà. Non si possono accontentare tutti.

Un piccolo squarcio su ciò che succede “di là” e su cosa lasciano e da dove vengono coloro che decidono di emigrare.

Immagine da Wikimedia Commons