A cura di @werner58 (modificato).
Forse ricorderete la scoperta, nel 2012, di estese manipolazioni dell’indice Libor – uno standard che dovrebbe misurare la propensione al credito delle maggiori banche internazionali. Matt Taibbi su Rolling Stone, basandosi su alcuni commenti dell’autorità di controllo britannica, lancia una ulteriore feroce polemica contro questo strumento finanziario: a quanto pare, il LIBOR oltre che sospetto di alterazioni è totalmente avulso dalla realtà, perché si basa su un mercato defunto.
I prestiti diretti fra istituti finanziari su cui si basa il London Inter-Bank Offered Rate, seppure un tempo frequenti e massicci, sono stati sostituiti da altre forme di investimento a partire dagli anni ’90. Stando a quanto scrive Taibbi, “there isn’t a funding market” e, dunque, il LIBOR si baserebbe perlomeno su anni e anni di estrapolazioni, se non addirittura su truffe consapevoli.
La Financial Conduct Authority è dunque intenzionata ad abbandonare l’uso del LIBOR nel 2021; e se questo termine sembra molto lontano per uno strumento tanto screditato, è probabilmente perché con l’introduzione di un successore andranno ridefiniti contratti e derivati per 350 mila miliardi.
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