Su segnalazione di @Omorto
L’influenza: un nemico sottovalutato e sopravvalutato allo stesso tempo. Falcia ogni anno migliaia di vittime, costrette a letto per una settimana, ed in alcuni casi può essere molto pericolosa. Per questo motivo, ogni anno viene proposto un nuovo vaccino per l’influenza. Ma come mai serve un nuovo vaccino ogni anno? Questo perchè i vaccini sono studiati in modo da riprodurre l’aspetto di alcune proteine sulla superficie del virus, le “decoy proteins”, che funzionano come delle bandierine che segnalano al sistema immunitario che il virus è “estraneo”. Il sistema immunitario, una volta riconosciute le bandierine portate dal vaccino, sarà in grado di rispondere in maniera più pronta e rapida al virus vero e proprio, proteggendoci dall’influenza. Il problema è che il virus dell’influenza, quasi ogni anno, riesce a mutare queste proteine, cambiando “divisa” e rendendo del tutto inutile il vaccino precedente. Due gruppi di ricerca, uno a La Jolla e l’altro a Leiden, sono riusciti a creare un vaccino che sembra molto promettente, avendo funzionato in diversi modelli animali. Questo vaccino utilizza una tattica diversa: invece di riprodurre le decoy proteins, riproduce l’aspetto delle “stalk proteins”, che sono molto più stabili e vanno incontro a meno mutazioni. I vaccini testati dai due gruppi non sono ancora perfetti, avendo dato risultati contrastanti a seconda della specie animale su cui venivano testati, ma si tratta comunque di un grosso passo avanti che si spera possa portare in breve tempo ad un “vaccino universale” contro l’influenza.
Immagine By Ke4roh at en.wikisource [Public domain], from Wikimedia Commons
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