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Gesti nell’arte: spiegare contando sulle dita

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Emanuela Pulvirenti sul suo blog Didatticarte riflette sul gesto di contare con le dita, utilizzato quando si vuole spiegare qualcosa, attraverso alcune opere d’arte che ritraggono questa gestualità.

Un dipinto di Cima da Conegliano del 1504 raffigura Gesù dodicenne che discute con i Dottori della legge nel Tempio, un episodio narrato nel Vangelo di Luca. Gesù e altri personaggi storici sono rappresentati mentre contano sulle dita, simbolo di discussione e spiegazione delle proprie tesi.

Il tema è stato dipinto anche da Albrecht Dürer su una tavola, realizzata in soli cinque giorni, preceduta però da uno studio accurato delle mani di Cristo.

Cristo, invece, compie un gesto molto particolare: conta sulla punta delle dita. Sorprendentemente fa la stessa cosa anche nelle opere di Cima da Conegliano e di Pinturicchio. Questo gesto infatti non è una semplice enumerazione ma la rappresentazione fisica della cosiddetta disputatio, una discussione in cui le proprie tesi sono esposte sotto forma di elenco. Cristo dunque sta spiegando, sta dibattendo, non sta contando.

Diversi artisti come Pinturicchio, Dürer, Luini e Caravaggio hanno raffigurato questo gesto nelle loro opere, ognuno con variazioni uniche.

Il gesto dell’enumerazione è stato utilizzato anche in contesti moderni, come durante le consultazioni politiche del 2018 da parte di Silvio Berlusconi.


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